La linea di Heritage incarna l’essenza dello spirito TUDOR ed è il testimone della sua identità stilistica. Reinterpretando alcuni modelli più emblematici della sua storia, la marca rende omaggio ai suoi valori unici e al suo patrimonio stilistico di più di sei decenni.
Tudor 1946 – 2014. Oltre 60 anni di storia reinterpretati: leggi tutta la storia .
1926 LA NASCITA DEL MARCHIO
Nel febbraio del 1926, la casa di produzione e vendita di orologi «Veuve de Philippe Hüther» registra il marchio «The Tudor» per conto di
Hans Wilsdorf. Stabilitosi a Ginevra, Wilsdorf acquisisce dal titolare i diritti in esclusiva di utilizzo.
1932 I PRIMI OROLOGI TUDOR IN AUSTRALIA
I primi orologi recano sul quadrante semplicemente la fi rma TUDOR, con la barra orizzontale della lettera T che si allunga sopra le altre lettere. Esistono alcuni rari esemplari in cui appare anche il nome Rolex accanto a quello di Tudor. Rolex, infatti, garantirà la qualità tecnica ed estetica degli orologi TUDOR fi no a che il Marchio non avrà ottenuto una propria autonomia in questo campo. Gli orologi fi rmati TUDOR comprendono modelli da uomo e da donna, sono per lo più rettangolari, di forma tonneau o con i lati smussati.
Nel 1932 alcuni orologi TUDOR fabbricati per il mercato australiano vengono forniti in esclusiva alla società Willis, cui è affi dato il compito di
distribuirli nelle migliori gioiellerie del Paese.
1947 EVOLUZIONE DEL LOGO
Poco alla volta, a partire dal 1947, un anno dopo il lancio uffi ciale di TUDOR, lo scudo scompare dal logo. In seguito, sarà costituito solo dal nome della Società e dalla rosa – finemente disegnata o applicata in rilievo – andando così a porre l’accento sull’eleganza e sullo stile del Marchio.
1952 NASCITA DEL TUDOR OYSTER PRINCE
Nel 1952 viene lanciato il TUDOR Oyster Prince, introdotto da una campagna pubblicitaria per l’epoca molto intensa e originale, che non si limita, come era allora consuetudine, a rappresentare e a descrivere il prodotto. Le doti di resistenza, affidabilità e precisione del modello vengono infatti sottolineate, oltre che in un testo ricco di dettagli, anche attraverso immagini di uomini che operano in condizioni estreme con un TUDOR al polso – una scelta meno convenzionale rispetto alle rappresentazioni sportive. Queste immagini forti, associate alla credibilità del prodotto, contribuiscono a dare stile e personalità agli orologi TUDOR, riflettendone il concetto di modernità e affidabilità e lanciandoli ben oltre il contesto specifico in cui vengono presentati.
Hans Wilsdorf si serve di questa nuova campagna per sancire il sodalizio tra i marchi Rolex e TUDOR, dando il benestare a questo nuovo prodotto in cui sta investendo la sua credibilità: «Ho deciso che il TUDOR Prince merita di condividere con Rolex due vantaggi che non permetterei a nessun altro orologio di utilizzare: la celebre ed esclusiva cassa Oyster impermeabile e l’originale meccanismo automatico con «rotore» Perpetual. Tutti i TUDOR Oyster Prince avranno queste due eccezionali caratteristiche, finora un’esclusiva di Rolex.
Questo indica, a mio giudizio, il livello di fiducia che riponiamo nel nuovo orologio. Sono fiero di manifestare la mia personale approvazione.»
Queste prerogative tecniche aiuteranno il nuovo orologio a ritagliarsi un proprio posto sul mercato.
Il successo arriverà nel giro di pochissimo tempo.
Nello stesso anno, 26 TUDOR Oyster Prince parteciperanno alla spedizione scientifica britannica in Groenlandia organizzata dalla Royal
Navy. Il Marchio dimostrerà così la resistenza, l’affidabilità e la precisione dei suoi prodotti.
TUDOR OYSTER PRINCE 7909
Lanciato nel 1952, l’Oyster Prince è un orologio impermeabile con dimensioni di cassa che vanno da 31 mm per i modelli più piccoli a 34 mm per quelli più massicci. Aumenta, inoltre, di spessore per alloggiare il calibro automatico 390 in ottone color rame, il cui rotore reca l’incisione «TUDOR Swiss Patented AUTO-PRINCE».
La referenza 7909 mostrata qui esibisce un quadrante color crema con numeri arabi applicati in oro sormontati da delicati punti luminescenti, lancette luminescenti dauphine e una grande lancetta dei secondi in acciaio nero. Sul fondello si legge «Montres TUDOR S.A. Geneva Switzerland Patented».
Il TUDOR Oyster Prince è dotato di un movimento automatico, il calibro 390. Sviluppato da uno sbozzo FEF (Fabrique d’Ébauches de Fleurier),
questo calibro da 12,5 linee batte a una frequenza di 18 000 alternanze all’ora. È arricchito da un rotore a V perforato, soprannominato «farfalla» dai collezionisti e firmato «AUTO-PRINCE».
1953 PROVA DI ROBUSTEZZA
Nel 1953 Rolex lancia una campagna incentrata sui test di robustezza del TUDOR Oyster Prince e sulla sua resistenza in condizioni particolarmente difficili:
– orologio indossato da un minatore per 252 ore di scavo manuale;
– orologio sottoposto alle vibrazioni di un martello pneumatico per 30 ore;
– orologio indossato da un tagliapietre per 3 mesi;
– orologio indossato per un mese in cantieri edili durante la rivettatura delle armature metalliche;
– orologio indossato da un pilota di motociclismo su una distanza di 1 000 miglia.
L’accento è posto sull’elevata resistenza degli orologi, la loro precisione, l’efficienza di carica e l’impermeabilità, anche in condizioni di utilizzo estreme.